In occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2009, a Napoli, il ministro Alfano ha confermato la volontà di coinvolgere le migliori energie della magistratura nella realizzazione della riforma al sistema giustizia. Tuttavia, sulle strategie per realizzare l'obiettivo comune, le linee anticipate dal Governo non coincidono con quelle emerse da Corti e Procure. Così, da Milano a Roma è stato ribadito il problema della penuria delle risorse e della scopertura dei posti; in proposito, mentre i magistrati chiedono di eliminare alcune rigidità prevedendo la possibilità di affiancare al Procuratore dei magistrati giovani, il Governo confida negli incentivi economici proposti o, altrimenti, chiederà di mettere mano al principio della “inamovibilità”. La spaccatura è relativa anche alla questione delle intercettazioni e delle riforme costituzionali.
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