È stata pubblicata nella “Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea” L157 del 2006, la direttiva 2006/43/CE che contiene le nuove disposizioni per chi opera la revisione annuale e dei conti consolidati, quindi l’Italia ha due anni di tempo a partire dalla pubblicazione in Guue per recepirne le regole. Una novità è rappresentata dall’estensione alle società non quotate dei principi internazionali di revisione. L’adeguamento non spaventa l’Associazione italiana dei revisori contabili – Assirevi – che, tramite il presidente Giussani, fa sapere che molte delle indicazioni, in merito alle quotate, sono state già introdotte in Italia dalla legge sul risparmio. Nell’articolo sono trattati alcuni argomenti della direttiva, come: l’etica (gli Stati membri dovranno assicurare il rispetto del codice deontologico); l’indipendenza (il revisore dovrà essere indipendente e non deve essere coinvolto nel processo decisionale dell’ente presso cui effettua la revisione); il controllo (è previsto un sistema di controllo pubblico secondo il principio del controllo da parte del paese d’origine); la sicurezza del revisore (la firma nella relazione può essere secretata nel caso di pericolo per la sicurezza del revisore); i principi comuni (è scritto nei “considerando” della direttiva che “tutte le revisioni legali dei conti dovrebbero essere effettuate conformemente ai principi di revisione internazionale”).
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