Processo civile telematico: maggiore indipendenza dal Cad
Pubblicato il 04 febbraio 2015
Con
lettera datata 30 gennaio 2015 ed indirizzata al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il presidente del
Consiglio Nazionale Forense, Guido Alpa, ha richiesto un
sollecito intervento per
evitare eventuali disservizi che potrebbero caratterizzare questa prima e delicata fase di avvio del
Processo Civile Telematico.
Specifica, in proposito, il Cnf, come l’
impianto normativo che regola il
Pct derivi direttamente dal
Codice dell’amministrazione digitale (Cad) e dalle sue regole attuative.
In particolar modo, l’ultimo intervento di cui al DPCM del 12 gennaio 2015, rischia di impattare negativamente con l’intera normativa sul processo telematico, introducendo dei formalismi che mal si conciliano con le esigenze di semplicità e speditezza proprie del processo medesimo.
E’ evidente infatti, che il menzionato DPCM, pur se rivolto anche ai privati, sia stato principalmente pensato per le pubbliche amministrazioni e per le loro esigenze di gestione ed archiviazione documentale.
Molti dei formalismi in esso previsti pertanto (ad esempio, l’attestazione di conformità delle copie con un documento separato che ne richiede l’estrazione dell’impronta),
rischiano di appesantire il processo telematico, andando a gravare sui soggetti in esso coinvolti, soprattutto in fase di produzione ed allegazione dei documenti probatori.
Né tali formalismi apportano alcun ulteriore beneficio in termini di identificabilità, integrità ed Immodificabilità dei documenti.
Ciò premesso, per porre rimedio alla problematica segnalata, si potrebbe prospettare l’inapplicabilità del Cad in specifiche situazioni; intervento tuttavia non risolutivo in quanto si tratterebbe di ambiti circoscritti.
Sembrerebbe più
opportuno, piuttosto – a detta del Cnf – prevedere alcuni
correttivi normativi che
sanciscano l’indipendenza della normativa del Pct dal Cad o quantomeno, dalle sue regole attuative di cui al suindicato DPCM, richiedendo solo le formalità minime, necessarie a garantire le esigenze di integrità, immodificabilità.
Il tutto, con l’obiettivo di semplificare, razionalizzare e rendere maggiormente comprensibile la normativa regolante il Pct, al momento piuttosto frammentaria.