Si è concluso con un nutrito pacchetto di emendamenti l’esame della legge di conversione del Decreto legge Proroghe fiscali da parte della Commissione finanze del Senato. Il testo è atteso mercoledì 15 novembre in Aula di Palazzo Madama, prima di passare alla Camera dei deputati.
L’esame del Ddl di conversione del DL 132/2023 ha visto approvare diversi correttivi che vanno dal posticipo dei termini per beneficiare del ravvedimento operoso speciale, allo slittamento dei tempi per la ripresa degli adempimenti nei territori colpiti dalle alluvioni del mese di maggio. Mini rinvio anche per il payback farmaceutico.
Vediamo alcune delle novità approvate.
La Commissione Finanze del Senato ha approvato un correttivo al Ddl di conversione del DL132/2023 che riapre i termini del ravvedimento operoso speciale di cui alla Legge di Bilancio 2023.
Il ravvedimento operoso speciale rientra tra le sanatorie della Tregua fiscale previste dalla Manovra 2023. Esso prevede la possibilità di sanare le irregolarità sulle dichiarazioni dei redditi relative al periodo d'imposta al 31 dicembre 2021 e precedenti, versando un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni, oltre all'imposta e agli interessi dovuti.
Per fruire di tale beneficio, la norma originaria prevedeva di rimuovere la violazione (trasmettendo la dichiarazione integrativa) e pagare le somme o la prima rata entro il 30 settembre 2023.
Infatti, gli importi dovuti possono essere dilazionati in un massimo di 8 rate di pari importo, con scadenze fissate al: 30 settembre 2023, 31 ottobre 2023, 30 novembre 2023, 20 dicembre 2023, 31 marzo 2024, 30 giugno 2024, 30 settembre 2024 e 20 dicembre 2024.
Il correttivo approvato non modifica il contenuto della sanatoria, ma semplicemente consente una riapertura della finestra temporale in cui poter aderire.
Pertanto, se il testo sarà approvato definitivamente, i contribuenti avranno tempo di aderire fino al 20 dicembre.
ATTENZIONE: Tutte le somme andranno, però, pagate entro il 20 dicembre, dal momento che il maggiore tempo concesso vale solo per la fruizione dei benefici del ravvedimento speciale e non anche per la dilazione.
Inoltre, dovrebbe rimanere ferma, anche per il versamento entro il 20 dicembre, la possibilità di pagamento mediante compensazione nel modello F24.
Altra novità che emerge dai correttivi è quella che riguarda i contribuenti dei comuni dell'Emilia Romagna e delle altre regioni colpite dall’alluvione del mese di maggio 2023.
E’ passato, infatti, lo slittamento dal 20 novembre al 10 dicembre 2023 del termine per la ripresa dei versamenti tributari e contributivi da parte degli alluvionati; mentre si resta in attesa di una decisione ufficiale da parte del MEF per quanto riguarda la sospensioni degli adempimenti fiscali e di lavoro per i contribuenti delle zone alluvionate della Toscana.
Il correttivo nulla dice riguardo alla sospensione per le popolazioni siciliane colpite a luglio dagli incendi e quelle lombarde colpite sempre a luglio da una violentissima tromba d'aria.
Un emendamento approvato il 14 novembre al Dl Proroghe fissa una nuova data per le aziende fornitrici di dispositivi medici per versare il payback relativo alle annualità dal 2015 al 2018, in misura pari al 48% rispetto all’importo indicato da Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano.
La precedente scadenza era fissata al 30 ottobre 2023 e il totale a carico delle aziende da pagare è pari ad un miliardo di euro.
Dunque, ancora pochi giorni a disposizione per le imprese del biomedicale per il pagamento di circa un miliardo di euro legato allo sfondamento del tetto di spesa sugli acquisti di dispositivi medici nel triennio 2015-2018.
Il nuovo rinvio è stato accolto favorevolmente dalle aziende interessate, che vedono un’apertura importante da parte del Governo, mentre si resta in attesa di un’azione definitiva, che ne preveda la cancellazione.
L’esame del testo del Ddl di conversione del Decreto Proroghe da parte della Commissione Finanze al Senato ha allungato la lista dei rinvii.
Oltre allo slittamento al 30 novembre dei termini per l’assegnazione agevolata dei beni ai soci, già disposta con il testo iniziale del Dl, sono previsti una serie di altri differimenti, quali:
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