Consiglio di Stato: Ok a direttori stranieri nei musei

Pubblicato il 26 giugno 2018

L’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato ha chiuso la vicenda dei direttori stranieri di musei ritenendo corretti i provvedimenti con cui il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) aveva conferito incarichi dirigenziali di poli museali a cittadini stranieri.

Lo ha fatto con sentenza n. 9 depositata il 25 giugno 2018.

Disapplicazione di atti normativi in contrasto con il diritto UE

Nella decisione sono stati enunciati due principi di diritto: in primo luogo, è stato affermato che “Il Giudice amministrativo provvede in ogni caso a non dare applicazione a un atto normativo nazionale in contrasto con il diritto dell’Unione europea”.

A seguire, il Consiglio di Stato ha sancito che “L’articolo 1, comma 1 del D.P.C.M. 174 del 1994 e l’articolo 2, comma 1 del d.P.R. 487 del 1994, laddove impediscono in assoluto ai cittadini di altri Stati membri dell’UE di assumere i posti dei livelli dirigenziali delle amministrazioni dello Stato e laddove non consentono una verifica in concreto circa la sussistenza o meno del prevalente esercizio di funzioni autoritative in relazione alla singola posizione dirigenziale, risultano in contrasto con il paragrafo 2 dell’articolo 45 del TFUE e non possono trovare conseguentemente applicazione”.

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