Il Tribunale di Roma, con sentenza depositata il 25 settembre 2020, ha dichiarato l’ineleggibilità alla carica di Consigliere del Consiglio Nazionale Forense di 9 dei candidati eletti, compreso l’ex presidente Andrea Mascherin, disponendo la ripetizione delle operazioni di elezioni dei componenti del CNF.
Spetterà ora al ministero della Giustizia provvedere all’indizione delle nuove elezioni e all’avvio del relativo procedimento.
L’ineleggibilità ab origine degli interessati è stata confermata, nel merito, in considerazione della violazione del divieto di superamento del doppio mandato consecutivo, in quanto i predetti avvocati erano stati già eletti per più di due mandati consecutivi.
Gli otto consiglieri erano stati sospesi attraverso un’ordinanza cautelare pronunciata lo scorso marzo, sul ricorso cautelare ai sensi dell’art. 700 c.p.c. promosso da alcuni avvocati.
Dirimente, nella decisione, è stato considerato il principio informatore delle regole elettorali, applicabile per ogni autonomo soggetto che coesiste nell’ordinamento, sia per i COA, sia per il CNF.
Si tratta del principio dell’alternanza delle cariche elettive, “volte a promuovere il pluralismo democratico e la partecipazione più ampia possibile dei governati al governo degli ordinamenti di cui fanno parte”.
Richiamate, in proposito, le sentenze delle Sezioni Unite di Cassazione sul limite del doppio mandato nell’elezione dei consiglieri dei COA, nonché della Consulta che ne ha confermato la portata applicativa.
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