Come si sana il credito in eccesso
Pubblicato il 28 novembre 2008
Con la risoluzione n. 452 di ieri, l’agenzia delle Entrate ha rilasciato chiarimenti sulla compensazione di un credito Iva ed un suo eventuale errato utilizzo. Il Fisco precisa che nel caso di compensazione di un debito con un credito esistente, per regolarizzare la violazione va ripristinata a posteriori, la capienza iniziale del credito, attraverso il versamento di un importo corrispondente alla somma indebitamente usata in compensazione, maggiorato degli interessi e con il contestuale versamento della sanzione del 30% prevista per l’omesso versamento, in misura ridotta in rapporto alla data di ravvedimento. Se l’errato utilizzo in compensazione di un credito Iva supera la soglia dei 516.456,90 euro, allora il tutto potrà essere regolarizzato con il versamento di una somma pari all’eccedenza Iva utilizzata, maggiorata degli interessi e con il versamento di sanzioni, pari al 30% del credito eccedente in misura ridotta.