Cndcec. Credito d’imposta energia allargato ai professionisti

Pubblicato il 22 settembre 2022

In una lettera del 21 settembre inviata dal Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, viene formulata la richiesta di estendere i crediti d’imposta per le imprese, per l’acquisto di energia e gas, anche ai professionisti.

Il Cndcec osserva come siano benviste le misure di aiuto all’economia e alla produttività del Paese. Tuttavia limitare, nel momento attuale, i benefici previsti dalle varie norme alle sole imprese comporta “una rilevante disparità di trattamento nei confronti del comparto delle professioni che, al pari di quello imprenditoriale, risulta fortemente penalizzato dai notevoli rincari dei costi dell’energia”.

Quindi, la categoria dei commercialisti chiede di ristabilire il principio dell’uguaglianza tra imprese e liberi professionisti ai fini dell’accesso agli incentivi economici, in conformità ai principi del diritto europeo che sanciscono la piena equiparazione dei due comparti.

La lettera del Cndcec, come detto, è stata inviata all’attuale Governo che, come si sa, eserciterà ancora per pochi giorni i suoi poteri. Forse la richiesta sarà presa in carico dal prossimo esecutivo.

Oltre a ciò, nella missiva vengono sottolineate delle difficoltà riscontrate nel seguire le leggi emanate.

Il Dl n. 50/2022 ha previsto la possibilità di richiedere ai fornitori, entro 60 giorni dalla scadenza del periodo per il quale spetta il credito di imposta, una comunicazione riportante il conteggio incrementale della componente di costo energetica e il relativo credito di imposta. Questo per agevolare i destinatari dei bonus. Ma il termine per la richiesta è limitato e appare, quindi, poco utile.

Sarebbe più consono modificare la norma e prevedere che i fornitori producano i dati oggetto di richiesta indipendentemente dal momento in cui questa viene inviata.

Ancora, tenendo conto che i meccanismi di determinazione del credito non sono affatto semplici, si chiede la proroga al 31 marzo 2023 dei termini per la compensazione dei crediti di imposta previsti dalle varie disposizioni emanate.

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