Assegnazione di azioni proprie ai soci assimilabile all’ aumento gratuito di capitale
Pubblicato il 08 marzo 2011
Con la risoluzione n.
26/E del 7 marzo 2011, l’agenzia delle Entrate affronta il tema del corretto trattamento fiscale ai fini IRES e IRAP dell’operazione di assegnazione delle azioni proprie da parte di una società al suo socio.
Nell’ambito delle politiche di governance societaria, l’Agenzia esamina, prima, gli effetti civilistici dell’acquisto di azioni proprie da parte di una società per passare, poi, ad analizzare i successivi riflessi fiscali connessi con l’assegnazione delle suddette azioni ai soci a titolo di dividendo.
Dopo aver ripercorso le tappe fondamentali della disciplina civilistico-contabile relativa all'acquisizione delle azioni proprie da parte della società emittente, quale operazione preliminare a quella della successiva assegnazione, la risoluzione conclude asserendo che l’assegnazione delle azioni proprie è assimilabile, ai fini fiscali, ad un aumento gratuito di capitale mediante passaggio di riserve a capitale. Di conseguenza, non si genera alcuna tassazione in capo al socio che riceve le azioni. Ciò in virtù dell’articolo 47, comma 6, del TUIR, che dispone che in caso di aumento del capitale, le azioni gratuite di nuova emissione non costituiscono utili per i soci; tuttavia, se e nella misura in cui per l'aumento del capitale siano state impiegate riserve di utili, la successiva riduzione del capitale costituisce utile per i soci.