Superbonus 110% e contributo statale ricostruzione. Sì all’uso combinato

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Superbonus 110% e contributo statale ricostruzione. Sì all’uso combinato

Pubblicata una Guida a firma del Direttore delle Entrate Ruffini e del Commissario straordinario alla ricostruzione per le zone del terremoto del 2016 e 2017, Giovanni Legnini, dal titolo “Ricostruzione post sisma Italia Centrate e Superbonus 110%”.

Obiettivo del lavoro congiunto è quello di fornire a cittadini, professionisti e operatori economici gli strumenti operativi e i chiarimenti per l’utilizzo combinato del Superbonus e degli altri incentivi fiscali vigenti con il contributo per la riparazione degli edifici danneggiati dal sisma del 2016/2017.

Il tutto in un’ottica di velocizzare e rafforzare la ricostruzione dei fabbricati danneggiati dagli eventi calamitosi del 2016, attraverso l’uso combinato del Superbonus e del contributo di ricostruzione concesso dallo Stato che snellisce le procedure di rendicontazione e fatturazione degli interventi e semplifica le possibilità di accesso alle detrazioni fiscali, ammesse anche nel caso di lavori già avviati.

Grazie alla Guida, dunque, l’utilizzo della maxi-detrazione edilizia per la ricostruzione delle abitazioni danneggiate dal sisma del 2016-2017 in Centro Italia diventa molto più semplice e di facile comprensione.

Superbonus e ricostruzione post sisma 2016-2017 Centro Italia. Tutto nella Guida Entrate

La nuova Guida, che, oltre che frutto della collaborazione tra Legnini e Ruffini, ha visto coinvolto anche il Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, risponde a diverse esigenze:

  • coordinare gli strumenti del Superbonus e del contributo, rendendo più efficace l’utilizzo delle cospicue risorse pubbliche stanziate per questi obiettivi;

  • semplificare l’attività dei professionisti e delle imprese;

  • massimizzare i benefici per i cittadini, considerato che il Superbonus spetta ai proprietari degli immobili danneggiati dal sisma per la parte di spesa che non è coperta dal contributo pubblico, a volte insufficiente;

  • ricostruire abitazioni più sicure ed efficienti dal punto di vista ambientale.

Il manuale si completa, poi, con le risposte alle Faq più rilevanti pervenute alla struttura commissariale da parte degli operatori del settore.

Superbonus e ricostruzione post sisma 2016-2017 Centro Italia. Uso combinato

Nella Guida di aprile 2021 si ribadisce che è possibile usufruire del Superbonus 110% per la sola parte di spesa eccedente il contributo concesso per gli interventi di riparazione o ricostruzione post sisma, nel rispetto di tutti i requisiti oggettivi e soggettivi richiesti dalle norme sul sisma nonché dal DL n. 34/2020.

Inoltre, è anche precisato come il progetto di ricostruzione finanziato dal contributo che – per le quote in accollo ai proprietari – si avvale del Superbonus, possa essere presentato come un progetto unitario, corredato da un unico computo metrico.

Il professionista incaricato dal soggetto interessato presenterà, così, l’istanza relativa al contributo per la ricostruzione dell’immobile danneggiato dal sisma e depositerà un unico progetto con la documentazione prevista dalla normativa, dichiarando di voler fruire degli incentivi previsti dal Superbonus per la parte che eccede il contributo concesso dall’ufficio ricostruzione.

In questo caso, la detrazione fiscale può essere riconosciuta anche sulle spese complementari e non necessariamente per quelle relative agli interventi cosiddetti “trainanti” e “trainati”, previsti nella disciplina generale sul Superbonus, purché gli stessi siano realizzati con il contributo di ricostruzione.

Superbonus per i lavori in corso d’opera al 1° luglio 2020

Come chiarito da un preciso parere del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici (parere 30/03/2021 n. U.0003315), il Superbonus è fruibile anche in presenza di lavori già in corso d'opera alla data dell'1/7/2020; tenendo, poi, conto di quanto espresso in alcuni documenti di prassi (circolare n. 24/E/2020 e risoluzione n. 28/E/2021), la detrazione del 110% è fruibile ma limitatamente ai costi sostenuti in eccedenza rispetto al contributo rientrante nel progetto approvato dal comune ai fini del provvedimento di concessione del medesimo.

In tal caso, le asseverazioni necessarie, normalmente richieste prima dell’avvio dei lavori, devono essere presentate tempestivamente in sede di variante progettuale o come documentazione integrativa nel corso dei lavori.

Superbonus rafforzato come alternativa all’incentivo ordinario e al contributo per la ricostruzione

Il Decreto Rilancio prevede l’aumento del 50% del limite di spesa ammesso al Superbonus spettante per interventi di efficienza energetica o antisismici, (denominato “Superbonus rafforzato”) nel caso di interventi di ricostruzione riguardanti i fabbricati danneggiati dal sisma (cratere 2016 e cratere dell’Aquila 2009).

La detrazione, così, rafforzata è alternativa al contributo previsto per la ricostruzione o riparazione degli edifici danneggiati dal sisma.

Dunque, si può scegliere di utilizzare il Superbonus rafforzato in alternativa al contributo pubblico di ricostruzione, qualora ricorrano le condizioni previste dalla normativa.

In tal caso, il professionista è obbligato a trasmettere via Pec - contestualmente, alla struttura commissariale, all’Ufficio speciale ricostruzione (Usr) e al Comune territorialmente competente - la dichiarazione del proprietario dell’edificio di rinunciare ai contributi per la ricostruzione. In questo modo, i tetti della spesa ammissibile alle detrazioni Superbonus aumentano del 50%.

La suddetta dichiarazione di rinuncia costituisce condizione essenziale per usufruire delle agevolazioni fiscali.

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