Magistrati: novità su accesso e valutazione di professionalità in GU

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Magistrati: novità su accesso e valutazione di professionalità in GU

Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 81 del 6 aprile 2024, i due decreti attuativi della riforma Cartabia su assetto ordinamentale della magistratura e collocamento fuori ruolo dei giudici ordinari, amministrativi e contabili. 

Si tratta, segnatamente, dei seguenti provvedimenti:

  • Decreto legislativo n. 44 del 28 marzo 2024, di attuazione della Legge n. 71/2022, recante deleghe al Governo per la riforma dell'ordinamento giudiziario e per l'adeguamento dell'ordinamento giudiziario militare, nonché  disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei  magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura;
  • Decreto legislativo n. 45 del 28 marzo 2024, recante disposizioni per il riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili, in attuazione dell'articolo 1, comma 1, della Legge n. 71/2022.

I due decreti sono stati approvati dal Governo nella seduta del 26 marzo 2024.

Entrambi i decreti legislativi entreranno in vigore il 21 aprile 2024.

Ordinamento giudiziario, le novità

Il primo decreto legislativo (n. 44/2024) contiene disposizioni di revisione dell'assetto ordinamentale della magistratura, di razionalizzazione del funzionamento del consiglio giudiziario, tese ad assicurare la semplificazione, la trasparenza e il rigore nelle valutazioni di professionalità, di modifica dei presupposti per l’accesso in magistratura dei laureati in giurisprudenza.

Sul testo approvato dal Governo, varato in esame preliminare a novembre 2023, sono stati acquisiti i prescritti pareri delle Commissioni parlamentari.

Test psicoattitudinali per i candidati

In recepimento delle osservazioni formulate sono state introdotte, nel testo definitivamente approvato e pubblicato, alcune novità, che si sostanziano:

  • nella previsione secondo cui, ai fini della valutazione di professionalità del magistrato, il consiglio giudiziario e il Consiglio superiore possano acquisire, oltre ai provvedimenti a campione, anche ulteriori specifici provvedimenti o anche intere categorie di provvedimenti;
  • nell’ammissione al concorso anche dei candidati che siano stati dichiarati per quattro volte non idonei.

A tali misure si aggiunge l'intervento che ha destato maggiori attenzioni e critiche, soprattutto dall'Associazione nazionale dei magistrati (ANM): l'introduzione di test psicoattitudinali per i candidati in ingresso nei ruoli della magistratura, test che verrebbero introdotti a partire dal 2026.

Magistrati fuori ruolo: rinvio al 2026

Per quanto riguarda l'altro provvedimento (D. Lgs. n. 45/2024), è stata accolta, nel testo, la condizione espressa dalle Commissioni parlamentari competenti, volta a prevedere l’applicazione delle disposizioni relative al numero massimo dei magistrati fuori ruolo a partire dal 1° gennaio 2026.

Fino a quest'ultima data, quindi, sono esclusi dal numero massimo dei magistrati collocabili fuori ruolo gli incarichi di membri di Governo, magistrati eletti, anche presso gli organi di governo autonomo, e magistrati collocati fuori ruolo.

La riforma della disciplina dei magistrati fuori ruolo, quindi - che, si rammenta, riduce il loro numero a 180 e limita il periodo di permanenza da 10 a 7 anni, modificando anche le loro funzioni extra - entrerà in vigore solo nel 2026.

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