In”GU” il decreto Fare con tutte le misure per il rilancio economico

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È entrato in vigore il 22 giugno 2013 il decreto recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”, anche detto “Decreto Fare” – il n. 69 del 21 giugno 2013 – con la pubblicazione sul Supplemento ordinario n. 50/L della “Gazzetta Ufficiale” n. 144 del 21 giugno. Si tratta in tutto di 86 articoli, contenenti disposizioni che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbero aiutare a fare ripartire e semplificare la ripresa economia.

Le molte misure, annunciate dal Governo Letta come rivoluzionarie per il rilancio dell’economia del nostro Paese, hanno così finalmente trovato la loro ufficializzazione.

In primo luogo, si è puntato l’accento sul sostegno alla crescita, attraverso una strategia basata sul maggiore accesso al credito e su più facili finanziamenti diretti alle imprese che investono proprio per favorire tale processo di sviluppo. A tal fine, infatti è stato potenziato il Fondo garanzia e sono stati aggiornati i criteri di valutazione del merito creditizio. Sempre in tale ambito, è previsto il sostegno agli investimenti delle imprese in nuovi macchinari ed anche l’entrata in vigore dei contratti di sviluppo in quelle aree che sono rimaste prive di copertura finanziaria.

Riguardo ai rapporti tra cittadini e Fisco, il decreto del Fare ha previsto una maggiore “tolleranza” verso i contribuenti in difficoltà. È stata introdotta la possibilità di dilazionare i debiti con l’Erario fino a 120 rate, con una grossa novità per chi non riesce a pagare: non si rischia, infatti, più l’esproprio della casa in cui si abita a condizione di non possedere altri immobili.

Viene poi cancellata la solidarietà appaltatore-appaltante per i versamenti Iva, mentre una proroga riguarda anche la Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. Nel caso di transazioni in derivati azionari o operazioni ad alta frequenza di acquisto di derivati, l'applicazione dell'imposta slitta di tre mesi, dal primo luglio al primo settembre 2013, con il termine di pagamento unificato al 16 ottobre 2013, mentre prima era differenziato in base alla tipologia di operazione. Nella nautica è stata azzerata la tassa di possesso sui natanti da 10 a 14 metri.

Per quanto riguarda il capitolo giustizia, altre importati novità emergono dalla lettura del decreto n. 69/2013. Tra queste, una in particolare ha suscitato più di qualche clamore: il rilancio della mediazione e per di più in una veste quasi identica a quella già nota. Il dibattito in giurisprudenza è tornato, dunque, indietro di mesi dividendosi ancora tra chi è favorevole all’istituto della conciliazione e chi, invece, si mantiene su una posizione contraria, senza tener conto dell’enorme arretrato che soprattutto nella giustizia civile continua a mostrarsi a livelli quasi mai visti. Dunque, ora il Governo ripresenta la mediazione civile obbligatoria, a cui è stato sottratto il capitolo relativo alle liti da strada, ma le vere novità più importanti che sono entrate in vigore riguardano proprio la procedura attraverso cui la conciliazione dovrà essere posta in essere.
Allegati Anche in
  • Il Sole 24 Ore, p. 5 - TASSE PAGATE IN 10 ANNI SE LA CRISI TAGLIA I REDDITI
  • Il Sole 24 Ore, p. 6 - PIÙ GARANZIE PER LE PMI CON CREDITI VERSO LA «PA»
  • ItaliaOggi, p. 24 - Fondi Ue, corsia preferenziale - Cerisano

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