Fondo Rilancio startup. Il portale con informazioni sugli investimenti

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Fondo Rilancio startup. Il portale con informazioni sugli investimenti

Disponibile lo speciale portale dedicato al Fondo Rilancio startup, lo strumento di venture capital per dare apporto alle imprese innovative.

Il Fondo è gestito da Cassa depositi e prestiti e ad esso sono state attribuite risorse pubbliche per 200 milioni di euro. Lo strumento è stato definito dall’articolo 38, comma 3, del DL n. 34/2020 (Rilancio) ed attuato da un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 1° ottobre 2020.

Il portale è visibile all’indirizzo ‘cdpventurecapital.it/fondo_rilancio_startup’.

Fondo Rilancio startup. Come avvengono gli investimenti

Nel sito si legge che la ‘mission’ del Fondo è quella di “supportare lo sviluppo e sostenere progetti di rilancio di attività di startup e di PMI innovative italiane, con l’obiettivo di dare un forte impulso all’ecosistema imprenditoriale, per il rilancio economico del Paese”.

Circa le modalità di investimento, questo avviene solo in co-investimento con i soggetti proponenti ed effettuato tramite lo strumento del finanziamento convertendo, mentre gli eventuali investimenti successivi sono realizzati mediante investimenti di equity.

I criteri in base ai quali viene fatto l’investimento sono i seguenti:

  • il Fondo investe in startup e Pmi innovative che hanno recentemente concluso, o che stiano per concludere, un round d’investimento con investitori regolamentati e/o qualificati e che siano state segnalate dagli stessi tramite l'apposita piattaforma;
  • in ogni operazione di investimento, il Fondo investe con i soggetti proponenti secondo un rapporto di investimento massimo pari a quattro volte l’ammontare investito dagli investitori qualificati e/o regolamentati, fermo restando in ogni caso il limite massimo pari a 1 milione di euro per ciascuna operazione;
  • tendenzialmente, il Fondo investirà il 70% della sua dotazione patrimoniale in deal in cui abbiano co-investito investitori qualificati e il 30% in deal in cui abbiano co-investito investitori regolamentati.

E’ ammesso effettuare gli investimenti solo in società startup innovative o Pmi innovative aventi sede legale in Italia e che svolgono effettivamente la loro attività o che hanno programmi di sviluppo in Italia.

Dovranno, inoltre, avere concrete potenzialità di sviluppo misurabili sulla base di indicatori quantitativi e/o qualitativi, dimostrabile attraverso il rispetto di almeno uno dei seguenti criteri:

  • sulla base di una crescita dei ricavi, dei clienti o degli utilizzatori dei servizi nei 12 mesi antecedenti l’effettuazione dell’investimento da parte del Fondo, ovvero;
  • sulla base di un sostenibile piano industriale triennale approvato dal competente organo amministrativo;
  • sulla base di contratti o partnership strategiche;
  • sulla base di brevetti depositati con potenzialità di sfruttamento industriale, nonché in una eventuale fase di ricerca e sviluppo, sulla base della validazione della tecnologia proposta.

Nel sito sono presenti anche apposite Faq dirette sia agli investitori che alle startup.

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